Approfittiamo delle cinque ore di viaggio destinazione
Paradiso....ah no scusate, destinazione Speleonarnia per buttare giù la bozza
del post che avremmo dovuto fare la settimana scorsa e che, con imperdonabile
ritardo, ci apprestiamo a scrivere ora...ok siamo arrivati, ciao a tutti e alla
prossima!
Noooo scherziamo, però solo per scrivere queste due righe
abbiamo già percorso metà strada e quasi tutto l’equipaggio si è addormentato.
Ordunque, nel mezzo della mattinata del giorno del Signore
Domenica 18 Ottobre, anno Domini 2015, ci radunammo nell’ameno parcheggio della
chiesa in località Sarmeola (PD) assieme ai nostri compagni di avventura
dell’associazione Equilibero.
Ok iniziamo a parlare come si mangia. La conoscenza è subito iniziata
con Veronica che si è gettata fra le braccia del nostro valoroso (e freddoloso)
Furio per poi tradirlo con l’aitante (ma attempato) pompiere Carlo (foto di
repertorio).
Dopo aver rotto il ghiaccio siamo partiti per il famoso bar presso
l’Arredo Casa di Valdagno, tanto famoso quanto introvabile per la nostra
(prudente) “pilotessa” Livia. Dopo due rapidi tramezzini per non alimentare le
ire di Adriano, abbiamo seguito il Land Rover giallo fino al fatato bosco delle
Anguane. Salopette impermeabile per tutti, pronti per andare a vongole, abbiamo
passeggiato tra i brontolii di Andrea, le risate di Marco e le corde di Indiana
Gian(s)-franco, conquistando l’ingresso del Buso delle Anguane.
I preparativi - Davide Salamon |
All'interno del bosco delle Anguane - Foto Davide Salamon |
L'arrampicata verso l'entrata della grotta - Foto Davide Salamon |
Lì il nostro
cantastorie Adriano ha allietato tutti con favole di leggiadre fanciulle poco
vestite e nel caso non avessimo capito, ci ha anche mostrato la foto delle
villose gambe delle succitate donzelle. Lo spavento è stato tale che a Luca è
caduto l’imbrago e il nostro passionale Sergio lo ha soccorso prontamente.
La leggenda delle Anguane prima di entrare - Foto Davide Salamon |
Ci siamo quindi tuffati in questo bagnato mondo sotterraneo lasciando però di vedetta il prode Robertino a perlustrare il bosco e difendere i compagni di grotta dai possibili attacchi delle urlanti creature. Arrancando con l'acqua alle ginocchia e passando sopra e sotto ostacoli di varia natura, siamo arrivati al momento più impegnativo: procedere in opposizione. Il tutto è stato ripreso minuto per minuto da Rabo-spider.
Al grido di "se no moro 'desso no moro più" Andrea, Marco, Veronica, Andrea, Alessio e Luca hanno oltrepassato l'infausta forra usando la gamba rotta di Sergio come ponte. Dopo è stata tutta una passeggiata fino al momento in cui i ragazzi hanno dovuto fare retromarcia per i loro impegni di giornata.
Comodo seduto? - Foto Davide Salamon |
Chi me la stacca questa? - Foto Davide Salamon |
Vale e Furio sono corsi a bordo piscina fino al
magnifico buco di serratura, per poi tornare indietro sguazzando e
urlando:«Siamo le Anguane!». Al ritorno, Alessio, trasformatosi in istruttore e
spinto da narcisismo, ha chiesto un servizio fotografico a documentare la sua impresa.
Tutti in mutande gozzovigliandosi di tarallucci, vino e nachos piccanti (con
annessa capatina dal malgaro) abbiamo festeggiato il traguardo raggiunto da
questi Diversamentespeleo!
P.s. Vista l'aumentata difficoltà della grotta rispetto a quelle degli scorsi anni, non c'è stata la possibilità di fare più di tante foto all'interno
Davide (Furio), Valentina e Livia (che dormiva)
Nessun commento:
Posta un commento