L'instancabile
Laura organizza un'altra delle sue strepitose uscite! Mi arriva una telefonata
: "tieniti libera per domenica! ho sentito il GS Geo Cai Bassano..ci
portano all'Abisso Spaurasso!" Non conoscendo la grotta guardo subito la
descrizione sul libro di Sedran "luci nel buio" la mia bibbia per le
grotte ! Wow sembra magnifica! E cosi per una novella speleologa come me..iniza
l'avventura!!
Ci troviamo
con le nostre "guide" Michele e Davide del Gruppo Speleologico Geo
Cai Bassano al ristorante "La Mena" di Romano D'ezzelino e in
compagnia di Gabriella e Moreno del Gruppo Grotte Schio dopo un rapido cambio
di auto si parte! La salita a Cima Grappa e' gia' di per se' avventurosa
troviamo gia' a bassa quota neve e piu' in alto un andirivieni di gatti delle nevi
e per fortuna neanche un'auto visto che la strada via via che si sale si fa
sempre piu' stretta dalla neve. Arriviamo al rifugio e ci cambiamo comodamente
al suo interno.Fuori nevica. Michele gia' pronto intanto va avanti a segnare la
strada e preparare le corde e noi ci
mettiamo le ciaspole e dopo una camminata di una ventina di minuti nel
bellissimo paesaggio innevato di Cima Grappa arriviamo al punto dove bisogna
scendere aiutandosi con una corda per un pendio molto ripido lungo circa 150 metri.
Il vento forte solleva la neve in ampie folate
e la visibilita' è ridotta si e no a 10 metri..come ha fatto Michele a trovare
il punto esatto per scendere???? E' tutto bianco uguale!! Mistero!!!! Tra vari
scivoloni - nonostante le ciapole - scendiamo e arriviamo all'ingresso. Michele
ha gia' aperto la grata e preparato con le corde la prima discesa. Si entra
nella grotta da una stretta fessura che poi via via si apre su una scaletta di
ferro. Si prosegue per 200 metri di meandro e si arriva ai primi pozzi.
Rispetto al gelo esterno..che bel tepore dentro la grotta! I primi due pozzi
non sono armati e quindi mentre i primi si destreggiano tra corde e nodi noi ci
si intrattiene con chiacchiere e
leggende speleo.. Io son sempre avida di racconti! in questi momenti si
apprendono cosi tante cose sulle persone intorno a te! ma anche su chi non c'e'
in quel momento e su persone normalissime che hanno compiuto imprese
straordinarie, sulle differenze tra i vari gruppi speleo, sulle grotte, sugli armi..e' sempre bello
fermarsi a riposare con uno speleo!
Poi si
parte. Primo pozzo da 40 che scendo con Moreno al mio fianco e poi quello da 50
e i ragazzi che ci accompagnano non mi staccano gli occhi di dosso..son pur
sempre una principiante! e pure imbranata..! Sono adorabili. Mi sento sicura e
in buone mani. E poi c'e' Laura che con la sua forza e vitalità'..non si può
non seguirla! Ha sempre la parola giusta al momento giusto. E hanno tutti una
pazienza infinita con chi come me arranca in confronto agli altri che
sembrano..caprioli!!
Comunque. Arrivo fin giù' che già' sono
sofferente..il mio imbrago nuovo fa decisamente il suo dovere..ma con quanto
dolore! Forse sono i cosciali..forse e' da stringere un po' di più'..ma stringo
i denti e vado giù'..c'e' il mio primo pozzo da 70 ad aspettarmi..ti pare che
mi tiro indietro??!! Ed eccolo la' il pozzo "tremor de ciappe"..un
nome un programma!! Scendo insieme a Laura e subito dopo ci segue Michele che
doveva controllare lo stato di alcune corde più' in basso. La discesa e'
fantastica! Il buio e il vuoto ormai fanno parte di me....i frazionamenti
decisamente un po' meno!!! e nonostante che
siano pure facili.. "da corso" come si dice in gergo.. son
sempre un po' un problema per me!
arriviamo
al fondo e poi con un paio di pozzetti andiamo a vedere l'inizio del pozzo Alessandro
e del finestrone..e siamo quasi a meno 200! per una neofita come me..che
soddisfazione!!
Gli altri
ci aspettano su e io sono un po' stanca.. arriverò a meno 400 un'altra volta!!
Come gli speleologi e l'esperienza insegna..anche se la voglia di scendere
ancora c'e'..bisogna tener conto delle forze necessarie per fare poi tutta la
risalita! E iniziamo la risalita allora.
La risalita
e' fluida , ma dura. E i problemi con l'imbrago rendono tutto più difficile. ma
per fortuna seguo i consigli di Davide e lo sistemo un po' meglio e poi c'e' il
dio-Pantin ad aiutarmi! E c'e' Michele al mio fianco che mi scalda il cuore e
mi incoraggia, ogni sua parola e' una benedizione per me. E poi c'e' Laura poco
sopra, lassù.. e seguo testarda la sua luce amica. La guardo. sempre. Lei forse
sarebbe gia fuori! Ma non mi lascia sola.
E imparo e faccio mio l'insegnamento di un altro grande : la grotta e'
condivisione. e una parte di significato per me vuol dire anche questo. si
condivide tutto. anche il tempo. una frase che vuol dire tante cose , ma che
per me quel giorno ha significato che ce la dobbiamo fare tutti. si aspetta
tutti. nessuno resta indietro. E quando vedi i tuoi compagni di avventura fermi,
che ti aspettano, e tremano dal freddo, e nonostante questo ti dicono Diana vai
tranquilla , ce la fai,fermati e riposati non devi correre non devi timbrare un
cartellino, respira. Allora il significato della frase lo cogli davvero
appieno.
Comunque!
Fatto il pozzo da 70 anche se la stanchezza aumenta gli altri due pozzi sono
una bazzecola, ormai riconosco la strada del ritorno e so che dopo il meandro
c'e' la scaletta e si esce..e mi vedo gia' fuori. MA!! Se ricordavo bene la
grotta non ricordavo certo altrettanto bene cosa mi aspettava fuori! Aiutoooo!
Esco al gelo, Michele sempre al mio fianco,metto le ciaspole e Laura parte per
la risalita al buio e in mezzo a un'autentica bufera di neve per i 150 metri di
pendio su neve ghiacciata.
Parto, non
conto neanche più gli scivoloni e sento solo la voce di Michele che dietro di
me continua a dire manca poco sei quasi arrivata ma io agli ultimi 5 metri e
all'ennesima caduta basta non mi voglio più rialzare..lasciatemi voglio
svernare qui!!! :-) passate in primavera
a prendermi non ce la faccio più !! :-) Michele con un passo veloce e'
al mio fianco e poi mi sorpassa e cerca di portarmi su.. a peso!davanti a
questo gesto generoso e alla mia dignità che si da una svegliata mi faccio
forza e in venti secondi..sono in cima alla salita! Credo sia partita una ola
al mio arrivo! sono tutti li ad aspettarmi nessuno si e' mosso per andare
avanti e arrivare al calduccio e all'asciutto prima! e davanti a questo a me
spuntano le lacrime..ma le faccio abilmente passare per folate di neve negli
occhi.. L'ultimo ostacolo il rientro con le ciaspole con il vento fortissimo!
E' freddo. ma io non lo sento. Ho il cuore troppo caldo. Adesso c'e' Davide al
mio fianco. e nonostante abbia visibilmente freddo mi sta vicino non raggiunge
il gruppo un po' più avanti e ogni volta che inciampo (ma quante cavolo di
volte inciampo???) e' pronto lì a tirarmi su e a dirmi che mancano due minuti
al rifugio e vede già le luci. alla quinta volta che dice questa frase mi
vengono dei sospetti sulla veridicità dei tempi... :-) ma ogni volta gli
credo!! e vado avanti!
Arriviamo
finalmente al rifugio , sono le 19 passate e il rifugio e' chiuso da una
mezz'oretta..ma sulla soglia c'e' Sandro
ad aspettare i suoi amici del Geo ! cavolo che tosti questi tosi! e che
affiatamento!! Sandro ci aiuta a cambiarci e a portare tutto alle auto. Si
parte per questa discesa in auto lunghissima perché le strade sono ghiacciate e
la visibilità scarsissima. Arriviamo giù in un locale bello caldo e mi rendo
conto dell'avventura passata. Ordinaria amministrazione per i più, ma per me
assolutamente straordinaria! E già faccio tesoro di quanto detto da Gabriella :
Diana adesso sei stanca e vedi tutto nero,ma tra qualche giorno vedrai che sarai contentissima della giornata
e la terrai nel cuore e nella mente come un tesoro prezioso! ..Avevi ragione
Gabriella!
Grazie a
tutti! Gabriella e Moreno per la pazienza , la simpatia e il freddo
patito!Laura..che dire..ti adoro!Grazie per credere sempre che ce la posso
fare! e Davide e Michele solo tre parole: siete dei grandi!
Alla
prossima avventura!
Diana
1 commento:
Bel racconto Diana! Quante verità hai descritto: la solidarietà tra speleologi è una cosa stupenda che va oltre ogni immaginazione.
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