Metti che ti chiama Andrea la sera del
giovedì proponendo di aggregarsi ad una uscita sul versante francese del
ghiacciaio del Monte Bianco. Organizzatori: Alessio e Cesco, team La Venta. Dalle
parti di Chamonix, campo base e pernottamento sul ghiacciaio e discesa a fare
foto dentro il ghiacciaio. C’è poco
preavviso, la partenza è prevista in serata di venerdì, il viaggio è di circa 5
ore, le previsioni meteo sono discrete; la destinazione è una grotta glaciale,
profondità raggiungibile -110
m. Pensando al ghiaccio ed al freddo ho un po’ di
incertezza se accettare o meno. Però sotto sotto l’idea mi piace fin da subito.
Metti che aggiunga una frase subdola quanto
intrigante: c…o ma quando ci capita un’altra occasione così?!?
Appena dopo mezzanotte parte una mail per
cercare altri incauti volenterosi ed in mattinata siamo purtroppo solo in due.
Che si fa? Ovvio, inutile girarci intorno. Si va.
In breve tempo lo zaino è pronto e recupero
parte dell’abbigliamento invernale necessario (grazie Andrea). In serata si fa
un salto in magazzino per recuperare un caschetto con gruppo luce, un sacco
speleo, la strumentazione da rilievo topografico e si parte.
Il viaggio è un po’ lento, piove a tratti, si
confida nella bontà delle previsioni per il fine settimana. Non c’è ghiaccio né
neve, le strade di accesso al traforo del Monte Bianco sono sgombre.
Ci si accampa per la notte a Chamonix; il
mattino l’aria è decisamente fresca e si prepara il necessario per prendere il trenino
a cremagliera rosso che ci porterà a Montenvers sul Mer de
Glace.
Chamonix-Monte Bianco-GSP: Foto: Andrea P. |
La giornata è splendida, sole e cielo
azzurro. Facciamo le prime foto all’arco di montagne Les Drus, l’Aiguille de
Moine e sullo sfondo Les Grandes Jorasses. La lingua del ghiacciaio, la nostra
meta, si mostra lungo la vallata.
Verso mezzogiorno, zaini belli pesanti in
spalla, si parte a piedi e si scende dapprima lungo un sentiero, poi per una
ferrata in parte su scalette. Dalla base della parete si prosegue con
attenzione evitando gli avvallamenti e le zone del ghiacciaio dove c’è più
neve.
Chamonix-Monte Bianco-GSP: Foto: Mateo B. |
Nel primo pomeriggio siamo in prossimità del
Grand Moulin!!! Si monta il campo base mentre Francesco ed Alessio non perdono
tempo a vanno in avanscoperta ad esplorare. Nel pomeriggio si tentano le prime
discese ma non si vede possibilità di scendere oltre i -50-60 metri circa, nel
frattempo gironzoliamo con i ramponi qua e là tra i ghiacci, tra rumori sordi di
roccia che letteralmente si sgretola al sole.
La sera trascorre alla luce della luna piena,
alta nel cielo sulla gelida distesa di ghiaccio e massi, tra foto ed i
preparativi per la cena; la temperatura scende e ci si ritira nelle tende.
La mattina dopo si smonta il campo base mentre
si riparte con altri tentativi di discesa nel Grand Moulin. All’ombra delle
montagne fa freddo e finalmente lo spuntare del sole, in pochi secondi, sopra
le Grandes Jorasses può far solo piacere.
Chamonix-Monte Bianco-GSP: Foto: Andrea P. |
Il tempo a disposizione purtroppo finisce
presto, a turno scendiamo tutti, Francesco, Alessio, Daniela, Andrea ed io per
dare un’occhiata e per fare delle foto: il ghiaccio delle pareti, alternato a
tratti innevati, è liscio e trasparente come vetro. La corda da 8 mm scorre bene ed apprezzo
che il discensore sia nuovo!
Chamonix-Monte Bianco-GSP: Foto: Mateo B. |
Da mezzogiorno in poi, viaggio a ritroso
nella neve ed in ferrata allontanandosi via via dal ghiacciaio. Ogni tanto do
un’occhiata all’indietro, un po’ mi dispiace andare… ma sono pur contento della
bellissima uscita tra amici.
16-17 novembre 2013
Orzo Wei
Chamonix-Monte Bianco-GSP: Foto: Andrea P. |
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