Erera-Brendol da passo Cimia Foto: (Marco Salogni) |
Alla grande!
Tonight I'll be on that
hill `cause I can't stop
I'll be on that hill with everything I got
I'll be on that hill with everything I got
Lives on the line where
dreams are found and lost
I'll be there on time and I'll pay the cost
For wanting things that can only be found
In the darkness on the edge of town
I'll be there on time and I'll pay the cost
For wanting things that can only be found
In the darkness on the edge of town
In the darkness on the
edge of town
Man mano che scendo il filo che mi lega
all'esterno si sfilaccia e si scioglie nel buio, come una goccia di latte nel
caffè, fino a sparire inghiottito dai sogni di una nuova dimensione. Il calore del sole estivo lascia il posto al
denso nero che mi circonda, la corda mi tira verso il basso, verso giù, verso
chissà dove e piano piano i riferimenti spazio temporali esterni perdono ogni
significato e tutto diventa acqua, roccia, buio...
Il mio respiro, il rumore dell'acqua, lo
strusciare dei sacchi, il cliccare dei moschettoni, un “libera!” ogni tanto...
Il viaggio nel cuore dei Piani Eterni sembra
non finire più! L'ultima punta ha infatti aperto ancora nuovi orizzonti alle
nostre esplorazioni in luoghi sempre più remoti e distanti da tutto e da tutti. Anche questa volta la grotta ci ha stupito con
un nuovo intrico di gallerie fossili, meandri attivi, forre e questa volta non
ci siamo nemmeno avvicinati all'ultimo grande punto di domanda lasciato quest'inverno:
quel meandro a -900 alla base dell'Esapozzo che sembrava avere solo bisogno di
un'aggiustatina per permetterci di percorrerlo e scendere giù, forse verso il
cuore della piana di Erera.
Torniamo però a valle con tanti altri
interrogativi: pozzi da scendere su un attivo fantastico, gallerie fossili da
percorrere, un altro attivo che va sia verso valle che verso monte...insomma ce
n'è per tutti i gusti!
Ma dove siamo andati a finire stavolta? In
attesa di mettere su carta il rilevato (circa 600 mt) l'idea che ci siamo fatti
è che le zone nuove siano sotto all'area di Forca-Cimia, verso il Colsent, ma
per il momento l'unica collocazione geografica che possiamo dare è: “in culo al
mondo a valle” e “in culo al mondo a monte”.
In ogni caso la grotta va alla grande e i
punti di domanda che abbiamo lasciato sono davvero molti e se li aggiungiamo ai
limiti esplorativi sotto ai Bimbi Sperduti... beh c'è solo l'imbarazzo della
scelta su dove andare a ficcare il naso alla prossima punta! L'unica cosa certa è che Samarcanda ci farà
ancora penare non poco prima di rivelarci i suoi segreti!
Il reticolo di gallerie fossili e di attivi
che segna la montagna al suo interno si sta dimostrando sempre più intricato ed
esteso, sviluppato su vari livelli, con una circolazione idrica tutta da
scoprire, che apre interessantissime prospettive per la ricerca esterna di
nuovi ingressi del sistema.
La cosa che però mi lascia ancora più stupito
è che questo mondo sconosciuto e remoto sia a meno di un centinaio di
chilometri in linea d'aria da casa mia, a due passi dalle fabbriche della
pianura, quasi a ridosso di enormi outlet e centri commerciali, appena al di là
del reticolo d'asfalto, quasi al limite delle reti di recinzione che proteggono
ville e casette a schiera. Ai confini di una enorme area metropolitana che
cerca di spingere i suoi tentacoli fino alle pendici delle montagne.
È davvero una beffa per una civiltà che pensa
di avere addomesticato tutto, convinta di possedere il territorio e di farne
ciò che vuole scoprire che la penombra che si insinua ai margini delle
illuminate strade cittadine non è che
l'avanguardia di un buio ben più denso e fitto che da millenni vive nel cuore
delle montagne. E immergersi in quel buio
è davvero un'avventura incredibile che ripaga di ogni fatica!
Ciccio
1 commento:
Alla grande anke l'articolo, Ciccio!Belo da mati e pien de core! Un salutone!Andreagsm
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