giovedì 2 agosto 2012

Alla grande!

Erera-Brendol da passo Cimia  Foto: (Marco Salogni)

Alla grande!

Tonight I'll be on that hill `cause I can't stop
I'll be on that hill with everything I got
Lives on the line where dreams are found and lost
I'll be there on time and I'll pay the cost
For wanting things that can only be found
In the darkness on the edge of town
In the darkness on the edge of town

Man mano che scendo il filo che mi lega all'esterno si sfilaccia e si scioglie nel buio, come una goccia di latte nel caffè, fino a sparire inghiottito dai sogni di una nuova dimensione. Il calore del sole estivo lascia il posto al denso nero che mi circonda, la corda mi tira verso il basso, verso giù, verso chissà dove e piano piano i riferimenti spazio temporali esterni perdono ogni significato e tutto diventa acqua, roccia, buio...

Il mio respiro, il rumore dell'acqua, lo strusciare dei sacchi, il cliccare dei moschettoni, un “libera!” ogni tanto...

Il viaggio nel cuore dei Piani Eterni sembra non finire più! L'ultima punta ha infatti aperto ancora nuovi orizzonti alle nostre esplorazioni in luoghi sempre più remoti e distanti da tutto e da tutti. Anche questa volta la grotta ci ha stupito con un nuovo intrico di gallerie fossili, meandri attivi, forre e questa volta non ci siamo nemmeno avvicinati all'ultimo grande punto di domanda lasciato quest'inverno: quel meandro a -900 alla base dell'Esapozzo che sembrava avere solo bisogno di un'aggiustatina per permetterci di percorrerlo e scendere giù, forse verso il cuore della piana di Erera.

Torniamo però a valle con tanti altri interrogativi: pozzi da scendere su un attivo fantastico, gallerie fossili da percorrere, un altro attivo che va sia verso valle che verso monte...insomma ce n'è per tutti i gusti!

Ma dove siamo andati a finire stavolta? In attesa di mettere su carta il rilevato (circa 600 mt) l'idea che ci siamo fatti è che le zone nuove siano sotto all'area di Forca-Cimia, verso il Colsent, ma per il momento l'unica collocazione geografica che possiamo dare è: “in culo al mondo a valle” e “in culo al mondo a monte”.
In ogni caso la grotta va alla grande e i punti di domanda che abbiamo lasciato sono davvero molti e se li aggiungiamo ai limiti esplorativi sotto ai Bimbi Sperduti... beh c'è solo l'imbarazzo della scelta su dove andare a ficcare il naso alla prossima punta! L'unica cosa certa è che Samarcanda ci farà ancora penare non poco prima di rivelarci i suoi segreti!

Il reticolo di gallerie fossili e di attivi che segna la montagna al suo interno si sta dimostrando sempre più intricato ed esteso, sviluppato su vari livelli, con una circolazione idrica tutta da scoprire, che apre interessantissime prospettive per la ricerca esterna di nuovi ingressi del sistema.

La cosa che però mi lascia ancora più stupito è che questo mondo sconosciuto e remoto sia a meno di un centinaio di chilometri in linea d'aria da casa mia, a due passi dalle fabbriche della pianura, quasi a ridosso di enormi outlet e centri commerciali, appena al di là del reticolo d'asfalto, quasi al limite delle reti di recinzione che proteggono ville e casette a schiera. Ai confini di una enorme area metropolitana che cerca di spingere i suoi tentacoli fino alle pendici delle montagne.

È davvero una beffa per una civiltà che pensa di avere addomesticato tutto, convinta di possedere il territorio e di farne ciò che vuole scoprire che la penombra che si insinua ai margini delle illuminate strade  cittadine non è che l'avanguardia di un buio ben più denso e fitto che da millenni vive nel cuore delle montagne. E immergersi in quel buio è davvero un'avventura incredibile che ripaga di ogni fatica!


Ciccio

1 commento:

Anonimo ha detto...

Alla grande anke l'articolo, Ciccio!Belo da mati e pien de core! Un salutone!Andreagsm